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ASSOCIAZIONI DATORIALI Cda Sac senza membri di Siracusa, Piscitello (Confcommercio): “basta polemiche, si facciano proposte per il territorio”

Per Piscitello, quindi, il vero problema non sarebbe l`assenza di un siracusano nel CdA dell`aeroporto di Catania, ma l'incapacità d`incidere nelle scelte, di fare emergere e difendere le esigenze del territorio aretuseo e di lavorare affinché queste possano essere affrontate e risolte.

Siracusa, 06/05/2019

Non accennano a concludersi le proteste per la nomina del nuovo Cda della Sac con parte della politica e delle associazioni datoriali di Siracusa che criticano la scelta del presidente della Camera di Commercio del Sud Est, Pietro Agen, di non aver inserito alcun siracusano all'interno del consiglio di amministrazione. Quest'ultimo nei giorni scorsi ha replicato affermando che si tratta di semplici polemiche di «campanile» e che nessuna proposta concreta in merito sia mai arrivata sul suo tavolo.

Sulla vicenda interviene anche il presidente di Confcommercio Siracusa, Elio Piscitello che chiede un freno alle polemiche invitando tutte le parti ad andare oltre elaborando una serie di proposte complete per lo sviluppo del territorio. «Viviamo in un territorio che necessita di una nuova visione, di nuovi progetti strategici - ha detto -. È finito il momento di lamentarsi, occorre agire. Ben vengano quindi le critiche costruttive, ma non serve recriminare e piangersi addosso dopo che i fatti sono avvenuti - ribadisce Piscitello -, il Consiglio di Amministrazione della Sac è stato eletto. Il disatteso auspico di un ruolo maggiore per il nostro territorio non ci esime adesso dall'obbligo di guardare avanti«.

Per il presidente di Confcommercio però non aiuterebbero alcune esternazioni di chi, rivestendo un importante carica di rappresentanza del sistema economico imprenditoriale, «invece di mediare cercando di gettare acqua sul fuoco, come sarebbe peraltro suo dovere, tende ad alzare i toni; al contempo, però, risulta del tutto inutile e controproducente anche il vittimismo costante di alcuni rappresentanti della nostra provincia».

Per Piscitello, quindi, il vero problema non sarebbe l'assenza di un siracusano nel CdA dell'aeroporto di Catania, ma l'incapacità d'incidere nelle scelte, di fare emergere e difendere le esigenze del territorio aretuseo e di lavorare affinché queste possano essere affrontate e risolte.

«Serve una nuova visione - continua Piscitello - dobbiamo essere in grado d'immaginare quale debba essere il futuro della nostra provincia e su questo costruire progetti politico-associativi da sottoporre a tutti i protagonisti del territorio, tra cui la Camera di Commercio e pretendere, a questo punto, che la politica svolga il proprio ruolo di sintesi e di mediazione».

Siracusa rappresenta una area geografica ricchissima nel panorama turistico, culturale, artistico, naturalistico e monumentale del Mediterraneo, ma occorre immaginare il futuro di questo territorio. La scelta di costituire, alcuni mesi fa, la Consulta delle associazioni di categoria va in questa direzione, in quanto può rappresentare uno dei centri di elaborazione di proposte e programmi a sostegno delle imprese e, al contempo, essere utile elemento di sintesi per la politica, le amministrazioni e gli altri portatori di interessi.

«L'impegno mio e di tanti altri rappresentanti delle associazioni di categoria della nostra provincia, anche all'interno della Consulta, è di presentare progetti finanziabili e proposte concrete in tutti i tavoli - afferma il presidente di Confcommercio -, vorrei, ad esempio, discutere della linea ferroviaria dalla stazione di Siracusa sino agli aeroporti di Catania e Comiso, della scuola di alta specializzazione nel settore turistico, del contenitore culturale che ospiti una biennale del Mediterraneo, del teatro antico fuori stagione per eventi promozionali e di tanto altro. Tanti potrebbero e dovrebbero essere i progetti provenienti dal nostro territorio e solo in tal modo saremo in grado di conquistarci l'autorevolezza e la credibilità per poter ottenere i meritati risultati. Tutto il resto - conclude Piscitello - rischia di farci perdere solo tempo e non determinare alcun reale cambiamento«.

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