Qualcuno lo aveva previsto. Bastavano sedici consiglieri ieri sera per dare vita alla seduta e votare a favore o contro la tassa di soggiorno e discutere su Imu, Tarsu e Cosap, tasse che è bene ricordare pagano i cittadini. Ed invece nell`aula «Elio Vittorini» si sono presentati in tredici. Assenti consiglieri della maggioranza e dell`opposizione, anche se con l`attuale composizione dell`assemblea è difficile capire la reale divisione. Il presidente Edy Bandiera, dopo l`appello, ha dichiarato chiusa la sessione. «Già domani (oggi per chi legge) convocherò la conferenza dei capigruppo per venerdì - ha assicurato il Bandiera - per calendarizzare i diversi argomenti e procedere subito alla convocazione del consiglio. È bene ricordare che entro agosto va approvato il bilancio, che tra l`altro ha ricevuto un parere negativo dei revisori dei conti. E quelli di cui dobbiamo discutere sono tutti atti legati al bilancio». Ieri sera sarebbero bastati 16 dei 20 consiglieri che il giorno prima erano pronti a votare. Ed invece dopo alcune telefonate e riunioni frenetiche, la decisione tra tutti i gruppi è stata per il rinvio della decisione sulla tassa di soggiorno. Una scelta che ha scatenato alcune critiche. Si scaglia contro i consiglieri il presidente di Confcommercio Sandro Romano: «È un atteggiamento arrogante e irresponsabile. I consiglieri hanno disertato una convocazione dove all`ordine del giorno c`erano argomenti importanti per l`economia di imprese e famiglie. Sono indignato. È l`ennesima brutta pagina del consiglio. Le «faide» tra gruppi politici porteranno al commissariamento, ed il rischio è forte, visto il parere negativo dei revisori dei conti. E il commissario applicherà le tariffe massime a discapito della cittadinanza. Mi auguro che i consiglieri si assumano le loro responsabilità».