Confcommercio chiude alla Confesercenti. E' il presidente Sandro Romano a chiudere ogni collaborazione attuale e futura con il presidente Arturo Linguanti, "colpevole" secondo il presidente di Confcommercio «di avere voluto delegittimare la mia organizzazione ed il lavoro che sta sviluppando sul territorio».
Romano fa riferimento alla vicenda Aligrup, per la quale Romano accusa Linguanti di «fare soltanto della demagogia alle spalle di gente che soffre, dimostrando di non conoscere i fatti e di mistificare la verità, accusando la mia organizzazione di categoria, i sindacati, la politica. Nonostante il mio rispetto profondo nei confronti della persona umana, e soprattutto, come in questo caso, delle persone anziane, questa vicenda non può essere sottaciuta. Sulla perdila di circa 200 lavoratori più l'indotto ci lavoriamo oramai da mesi ma non sulle pagina dei giornali, facendo acrobazie di responsabilità. Soltanto il presidente di Confesercenti non ne era a conoscenza e rilancia soluzioni superate dai fatti, forse anche perché la sua associazione non ha mai partecipato allo sciopero dei lavoratori».
Romano evidenzia il dissenso nei confronti della nascita dei centri commerciali: «Un dissenso chiaro e motivato in tutte le occasioni, non ultimo nei confronti del centro commerciale che sarebbe dovuto nascere a Car-lentini, dove non ricordo la presenza del presidente della Confesercenti. Questi attacchi ingiustificati non fanno bene ai lavoratori, alle aziende, al territorio».