Un «patto» in dieci punti per rilanciare la città | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
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Giovedì 19 Giugno 2025
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Un «patto» in dieci punti per rilanciare la città

DOCUMENTO DI CONFCOMMERCIO

Siracusa, 22/05/2013

Un «patto»che dovrà essere rispettato dal futuro sindaco della città, e per far sì che ciò avvenga deve essere sottoscritto da tutti gli otto candidati.

Il testo di questo protocollo, in dieci punti, è stato stilato dalla Confcommercio provinciale, che in questo modo, come afferma il presidente Sandro Romano, desidera «garantire a tutti i piccoli e medi imprenditori, ai professionisti e a chi investe nella città, una linearità ed una trasparenza di trattamento per migliorare le condizioni socio-economiche del territorio».

Fra i dieci punti, spiccano la richiesta di una seria e reale programmazione di eventi con il coinvolgimento dei privati; la rivisitazione generale del Piano urbanistico commerciale, «per poter garantire a tutti, nel rispetto delle regole, l`opportunità di ottenere i permessi per la vendita della propria merce, in modo da abolire l`abusivismo dilagante»; la modifica del regolamento della pubblicità, «rendendolo più confacente alle esigenze quotidiana delle aziende»; la rivisitazione del Regolamento Fiere e Mercati, con definizione di aree mercatali e regolamentazione della vendita degli ambulanti itineranti.

Naturalmente, non possono mancare riferimenti al turismo: l`Ascom chiede una pianificazione organica di tutte le iniziative che garantiscano servizi di alta qualità in collaborazione con i commercianti, «che possono diventare vetrina delle attività del comune e fonte d`informazione. In questo quadro potrebbe essere introdotta anche la tassa di soggiorno purché utile al rilancio del turismo stesso. Ovviamente - precisa Romano -, non deve diventare una ulteriore forma di tassazione senza servizi». Per Confcommercio è importante altresì far sentire la presenza della Stato nel territorio attraverso un capillare controllo.

Sul coordinamento provinciale degli sportelli unici per le attività produttive, l`Ascom fa notare che «di fatto questo servizio non è mai partito e le imprese che vogliono iscriversi attraverso gli strumenti telematici dopo ore di tentativi devono andare fisicamente allo sportello comunale. Inoltre, esiste una grande confusione ed incertezza sulle autorizzazioni, oltre ai tempi lunghissimi di attesa».

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