La sala convegni dedicata a Manuel Puglisi | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
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Giovedì 19 Giugno 2025
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La sala convegni dedicata a Manuel Puglisi

CONFCOMMERCIO A sei anni dall`incidente mortale la famiglia attende ancora giustizia

Siracusa, 02/07/2013

È una dura battaglia quella che, in nome del proprio figlio Manuel, stanno conducendo Ivana Galeota e Tiberio Puglisi.

Allo sfortunato giovane di 17 anni, morto nel giugno di sei anni fa per un`emorragia interna causata da un incidente autonomo col ciclomotore, è stata dedicata ieri mattina la sala convegni della sede provinciale della Confcommercio: la concretizzazione di un`idea avanzata dalla Confidi dell`Ascom e fatta propria anche dall`associa - zione «Cittadinanzattiva», ieri rappresentata dal presidente territoriale Giuseppe Macrì. Accanto a quest`ultimo, l`avvocato della famiglia Puglisi, Antonello Davì, ha confermato, nell`iter processuale che investe il caso, l`opposizione dei coniugi alla richiesta del Pm di archiviazione dell`accusa di omicidio colposo per sei medici, «per responsabilità non acclarate».

«Il ragazzo - ha raccontato - dall`ospedale «Umberto I» fu trasferito in una clinica privata. Permanevano in lui forti dolori al petto, e solo il medico del turno notturno sospettò potesse trattarsi di un foro al polmone, che pompava pertanto sangue. Così era: Manuel fu sottoposto a un drenaggio che ha permesso l`asportazione di tre litri di liquido ematico, ma era troppo tardi. Dalla ricostruzione dei fatti affidata ai consulenti di parte, vedo chiare le responsabilità di chi ha disposto il trasferimento di Manuel da una struttura pubblica a una privata, peraltro col ragazzo indicato al Pronto soccorso come soggetto politraumatizzato e quindi non trasportabile; le responsabilità, nella struttura privata, di chi lo ha accolto, non possedendo il centro i requisiti per tutte le tipologie di problematiche; di chi ha avuto il paziente in osservazione fino all`arrivo del medico notturno, non avendo disposto controlli più accurati; di chi non ha predisposto né l`intubazione né una trasfusione». Il timore è la caduta in prescrizione del reato di omicidio colposo che avviene dopo sette anni e mezzo.

«Anche per questo - ha detto Sandro Romano, presidente dell`Ascom provinciale - dedichiamo questa sala a Manuel Puglisi: chiediamo che la memoria non si dissolva e che da un`ipotesi di malasanità non si approdi a un ipotetico caso di malagiustizia, a causa dei tempi lumaca della legge».

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