Musumeci: «Coalizione compatta» | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
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Giovedì 22 Maggio 2025
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Musumeci: «Coalizione compatta»

Confronto con gli imprenditori:«Le produzioni di eccellenza vanno aiutate a competere»

Siracusa, 17/10/2012

«Nella coalizione l'armonia è perfetta». Lo ha detto il candidalo alla presidenza della Regione Nello Musumeci, ieri, a margine dell'incontro che si è svolto nel centro storico, all'Hotel Roma», con le categorie produttive. Per Musumeci le polemiche che hanno caratterizzato la posizione del Pdl ad inizio di campagna elettorale dopo l'inserimento nella lista "Musumeci presidente" di due candidature siracusane "non concordate", sono ampiamente superate e non lo avrebbero coinvolto in prima persona. «Mi sono tenuto fuori da queste polemiche - ha detto Musumeci -ognuno ha un proprio ruolo, le candidature sono state avanzale dai partiti». Eppure il Pdl subilo dopo la minaccia di dimissioni dal partito dell'ex ministro Stefania Prestigiacomo, tutto è poi rientrato a seguito del faccia a faccia con il leader Silvio Berlusconi, era pesantemente intervenuto sulla vicenda. Manifestando non solo un forte dissenso per le scelte fatte senza un coinvolgimento del partito locale, in piena sintonia quindi con Prestigiacomo, ma aveva anche posto l'esigenza di un confronto con i vertici regionali e nazionali del Pdl, ed un chiarimento con lo stesso Musumeci. «Chi vuole il confronto - ha taglialo corto il candidalo governatore - è legato a vecchie logiche».

La vicenda dunque sarebbe stata superata e la coalizione che sostiene l'ex presidente della Provincia di Catania, Pdl in primis, punta a fornire all'elettorato forti segnali di convergenza e unità. E ieri in città ad accogliere il candidalo alla Presidenza oltre al segretario provinciale di «La Destra» Alessandro Spataro, c'erano tra gli altri anche il sindaco Roberto Visentin ed il deputalo regionale uscente Enzo Vinciullo. Gli altri candidati delle liste in campo a sostegno di Musumeci hanno garantito la propria presenza durante il tour nei comuni della provincia, dalla zona industriale fino alla zona sud, per concludere nel triangolo agrumicolo. Nel corso dell'incontro Musumeci ha ribadito i propri impegni per il rilancio della Sicilia. E rivendicato piena autonomia. «Non sono iscritto al libro paga di nessuno - ha detto -. Mi devono lasciare lavorare o tutti e 91 ce ne andiamo a casa». Poi un riferimento al ruolo dei partiti. «Il partito non deve governare le istituzioni - ha detto l'ex presidente della Provincia di Catania - ma deve solo selezionare la classe dirigente».

Il confronto ha fornito l'occasione a Visentin per chiedere una maggiore «sinergia tra Regione e istituzioni locali». La «Confederazione italiana agricoltori» e la «Confagricoltura» hanno chiesto gli strumenti per rendere il settore concorrenziale e competitivo, ma anche sgravi sui costi e una burocrazia meno soffocante. Da «Confcommercio» i dati allarmanti sulla crisi: «14.500 posti di lavoro persi nell'ultimo anno, 7.500 residenti in meno, consumi in calo del 20 per cento nell'alimentare, del 17 per i farmaci e del 23 per cento nell'erogazione di carburanle». Ma la nota più dolente è rappresentata dalla chiusura dell'accesso al credito. Tema particolarmente caro a Musumeci che ha rilanciato: «O le banche del nord cambiano registro o pubblicizzeremo il credito popolare». Musumeci ha ribadito che «chi rappresenta il mondo della produzione ha bisogno di percepire la Regione come un interlocuiore sicuro e sempre presente - ha detto -. Abbiamo produzioni di eccellenza e filiere industriali che vanno aiutate a stare sul mercato e competere anche all'estero».

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