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Giovedì 17 Luglio 2025
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Chiude l'«Outlet» di Melilli, licenziati ottanta lavoratori

Romano: «La struttura non è decollata». Zappulla: «Basta con nuove licenze»

Siracusa, 02/11/2012

Ha chiuso da due settimane e gli ottanta lavoratori tra diretti ed indotto sono stati licenziati. Il «fashion District», l'outlet inaugurato in contrada Spalla, sul territorio di Melilli, nel settembre del 2011 è rimasto aperto poco più di un anno. A pesare sul deludente decollo sotto il profilo economico della struttura sarebbe stato il mancato raggiungimento degli accordi con alcuni "brand" nazionali ed internazionali ed un ridotto volume d'affari per quelli presenti.

Ha parlato di "operazione speculativa che ha creato l'ennesima cattedrale nel deserto sul territorio", il presidente di Confcommercio, Sandro Romano. «La struttura è stata aperta con un'agibilità parziale che sarebbe dovuta essere sanata entro lo scorso dicembre - ha detto Romano - tutto questo non è avvenuto così come non si è avuto il decollo dell'outlet che sui cento punti vendita preventivati ne ha mantenuto meno di venti. A pagare in tutto questo sono stati i lavoratori ora tutti a casa».

Per il segretario provinciale dellaCgil, Paolo Zappulla, "occorre regolamentare le licenze per la realizzazione di strutture create senza tenere conto degli equilibri economici della provincia". «La situazione è complicata - ha detto il segretario della Cgil - questa struttura non è mai decollata. Sono stati decisivi in questa scelta sia la situazione di crisi e scarsa liquidità in cui si dibatte la provincia e l'assenza di una vera strategia da parte di questi gruppi che investono sul territorio».

Intanto una delegazione di lavoratori ha chiesto la convocazione di un vertice immediato in Prefettura. La struttura di vendita, realizzata con un investimento di 75 milioni di euro, è stata gestita dalla «Promanagement», società del gruppo «Promos» di Brescia che ha siglato un accordo regolato da un contratto di licenza d'uso del marchio «Fashion District» in favore di «Tecnall». Secondo il progetto, entrato a pieno regime l'outlet avrebbe garantito l'occupazione diretta per cinquecento addetti. Da parte della «Promos», contattata, nessun commento sulla vicenda.

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