Il porto di Augusta deve fare squadra con il porto di Siracusa e diventare così più competitivo e aver una maggiore voce in capitolo nelle scelte anche importanti sul territorio, che passano anche dalle decisioni degli accorpamenti delle autorità portuali in discussione al ministero delle Infrastrutture. È questo l'obiettivo che l'Assoporto di Augusta, che raggruppa gli operatori del porlo megarese si prefigge di fare entrando a far parte di Confcommercio di Siracusa, una «liason» che è stala «battezzata» ufficialmente mercoledì pomeriggio nella sede di Assoporto alla presenza del suo presidente Davide Fazio, (nominato anche vice di Confcommerdo), di Francesco Alfieri e Francesco Diana, rispettivamente direttore Confcommerdo e presidente delle attività portuali di Confcommerdo e di Alfio Cottone, presidente di Assoniate, sezione porto.
«Sul porto finora abbiamo avuto l'uomo sbagliato al momento giusto - ha detto Fazio - è ora di cambiare e vogliamo fare squadra con Siracusa per avere voce in capitolo. Dobbiamo fare una liason tra Augusta e Siracusa, ognuno con le proprie peculiarità questo ci consentirà di avere i numeri per poter aver da un lato un porto petrolifero e commerciale e dall'altro un porto turistico, anche perchè siamo l'unico porto Core.
Catania non è stato inserito al di là dei politici, stiamo a vedere cosa succede e aspettiamo il ministro Lupi avrebbe dovuto indicare la lista con le autorità portuali ma ad oggi nulla è successo».
Un primo progetto avviato con Confcommerdo riguarda l'istituzione di un corso per la formazione di futuri agenti marittimi che non esisteva, nelle prossime settimane si affronteranno i problemi che riguardami il porto di Augusta. «Confcommercio non si occupa solo di commercianti - ha aggiunto Romano - sul porto di Augusta ci siamo spesi anche politicamente, non abbiamo condiviso la recente gestione che non ha dato risultati se non indirizzare verso Catania.
Siamo convinti che la ripresa del territorio può avvenire solo con il porto. Abbiamo avviato una collaborazione con i sindacati e l'università, intendiamo unire le forze e concentrarci nel territorio di Siracusa e non disperderle a Catania, dobbiamo fare squadra perchè il porto può essere una delle soluzioni importanti per il Pil».