«L`ennesima scelta infelice di un`amministrazione comunale che improvvisa e non riesce a programmare, definendo evento eccezionale quello che ormai è ordinario: l`ondata di caldo che si ripete ogni anno». Il presidente provinciale di Confcommercio, Sandro Romano, si dice contrario alla decisione dell`assessore comunale alla Protezione civile, Gianluca Caruso, di stipulare un protocollo d`intesa con un ipermercato di viale Scala Greca. In pratica, le associazioni di volontariato mettono a disposizione i propri mezzi per accompagnare i soggetti a rischio che ne fanno richiesta, e quando la temperatura supera i 34 gradi, i cittadini a rischio (anziani e cardiopatici) possono telefonare ai numeri 800632328 o 0931462644 chiedendo di essere assistiti e accompagnati al centro commerciale. «Prendiamo atto che l`amministrazione ha cercato di fare qualcosa, ma è partita con il piede sbagliato - spiega Romano - i medici suggeriscono sempre di non uscire durante le ore più calde e portare gli anziani all`interno di un ipermercato è solo a loro discapito». Il presidente di Confcommercio ricorda poi le numerose strutture pubbliche (i centri anziani presenti in ogni quartiere), con personale specializzato e organizzazione costante di attività ricreative e ludiche. «Oltre a essere una scelta scorretta pure nei confronti di altri centri commerciali - prosegue Romano - mi chiedo perché non attrezziamo spazi e strutture comunali quali centri di accoglienza. Prelevare un anziano per portarlo in un centro commerciale e lasciarlo solo e senza sostegno è una violenza morale. E poi, così lontano dall`ospedale, mi auguro non ci siano emergenze». Romano consiglia all`amministrazione di copiare da quei Comuni con una maggiore attenzione verso quanti sono in condizione di isolamento che, sempre con l`aiuto dei volontari, portano beni di prima necessità direttamente a casa. E conclude, pur assicurando la stima per l`assessore Caruso, con una bacchettata allo stesso e all`amministrazione: «gli assessorati dovrebbero concertare le attività, ci sono assistenti sociali che conoscono la situazione, infatti, e magari si potrebbe evitare di sottoporre gli anziani a continui sbalzi di temperatura».