«Il tavolo permanente del lavoro deve intervenire immediatamente, insieme alla deputazione, ai sindaci dei Comuni e a tutte le realtà sociali per scongiurare lo smembramento della provincia in favore di Catania, che nel frattempo diventerebbe area metropolitana».
A chiederlo il presidente di Confcommercio, Sandro Romano (nella foto), che in una missiva parla di «scelta semplicistica che ha un solo scopo: eliminare una città importante, non soltanto dal punto di vista storico, visto che Siracusa nasce nell'VIII a. c., ma soprattutto dal punto di vista socio-economico».
«Questa fascia territoriale possiede le industrie più importanti d'Europa e dunque una ricchezza endogena che rappresenta circa il 90% del Pil della nostra provincia. Ora, non vogliamo fare uno sciocco campanilismo ma - dice Sandro Romano - non possiamo permettere che una commissione parlamentare dell'Ars, all'interno della quale nessuno rappresenta Siracusa, senza sentire il territorio, d'emblée, possa cancellare anni di storia di un popolo, battaglie sociali, sacrifici e morti di tanta gente.
«Non solo, fu il popolo siracusano, e non altri, che alla fine degli anni '50 fece la scelta di insediare l'industria (a torto o a ragione, in questa sede non è importante), assumendosi tutte le responsabilità. Il popolo siracusano - aggiunge Romano - ha dovuto convivere con i tanti effetti collaterali che l'industrializzazione ha determinato». Secondo il presidente di Confcommercio, in un momento di grande difficoltà c'è bisogno di aggregare quante più forze economiche per attrarre ricchezza e non di certo disperdere le energie più importanti a favore di altri. «Non permetteremo che il nostro territorio sia preda del potere per giochi di poltrone, poiché convinti che è un popolo, con la sua storia, che determina i confini di un territorio».