Siracusa. «Resto al Sud» per chi crede nella propria terra e nel domani | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Giovedì 18 Aprile 2024
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Siracusa. «Resto al Sud» per chi crede nella propria terra e nel domani

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E' proseguito con la tappa di ieri, venerdì 29 a Siracusa, il road show che Intesa Sanpaolo ha avviato in tutto il Sud per presentare le opportunità dell'iniziativa «Resto al Sud» rivolta a sostenere l'imprenditoria giovanile e il tessuto economico del Mezzogiorno. L'iniziativa è stata presentata nella sede di Confcommercio di Siracusa, in un incontro aperto dai saluti di Elio Piscitello, Presidente Confcommercio di Siracusa, Antonino Trommino, vice Presidente Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Siracusa, e Dario Pistorio, Presidente Fipe, e proseguito con gli interventi di Michele Di Gennaro, Direzione Regionale Lazio, Sardegna e Sicilia di Intesa Sanpaolo, Mario Folisi, Direttore Area Retail Siracusa di Intesa Sanpaolo, e Carola Allegri di Invitalia.

Ha presentato preliminarmente l'iniziativa il direttore di Confcommercio Siracusa, Francesco Alfieri, ponendo subito l'accento sulla comunità del fare che deve interagire in rete con tutto il territorio. Imprenditori, consulenti e professionisti sono stati rappresentanti da autorevoli interlocutori. Piscitello, che ha sottolineato l'importanza di dare sostegno ai giovani che decidono di restare e sviluppare le proprie idee nel nostro tessuto socio-economico e vede nella proposta di «Resto al Sud» uno strumento che può aiutare i progetti più innovativi. A rappresentare, invece, la categoria dei pubblici esercizi (Fipe) - bar, ristoranti, pizzerie, pub, lidi balneari e discoteche - il presidente Pistorio, che ha affermato come tanti sono i giovani che subito dopo la scuola decidono di aprire un bar o una pizzeria: «A loro la Fipe-Confcommercio, darà ogni assistenza per l'iter burocratico e la consulenza esperienziale». Il vice presidente dei commercialisti Trommino ha dichiarato la disponibilità di tutti i commercialisti per sostenere questa iniziativa che darà sicuramente una ottima prospettiva ai giovani ma anche ai meno giovani.

Ovviamente l'aspetto tecnico è stato curato dai professionisti del credito e dalla rappresentante di Invitalia, di fronte una sala gremita anche col contributo dei ragazzi dell'Istituto Alberghiero «Federico II di Svevia» coordinati dalla Professoressa Concetta Bafino.

Intesa Sanpaolo è stata tra le prime banche a firmare la Convenzione con Invitalia (Agenzia Nazionale per l'attrazione di investimenti e lo sviluppo di impresa) e ABI (Associazione Bancaria Italiana), «Resto al Sud» che sostiene, infatti, la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate da giovani residenti in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Abruzzo, Puglia, Sardegna e Sicilia, avvalendosi di una dotazione finanziaria di 1 miliardo e 250 milioni di euro messi a disposizione dal «Fondo per lo Sviluppo e la Coesione».

«Intesa Sanpaolo ha aderito con convinzione all'iniziativa perché risulta strettamente sinergica alle proprie attività, da tempo avviate, per il sostegno dell'imprenditoria giovanile e dell'innovazione in quanto strategiche per la competitività del sistema economico meridionale - commenta Michele Di Gennaro - L'auspicio è che le iniziative che saranno presentate seguano il più possibile la logica dell'innovazione applicata sugli assi portanti del sistema economico della Sicilia».

Potranno essere finanziate le iniziative imprenditoriali operanti in produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo. Sono invece escluse le attività agricole, libero professionali e il commercio.

Le agevolazioni contenute nella Convenzione prevedono un contributo a fondo perduto pari al 35% delle spese ammissibili erogato da Invitalia e un finanziamento bancario pari al 65% delle spese ammissibili, concesso dal Gruppo Intesa Sanpaolo.

Ciascun soggetto può richiedere fino a 50.000 euro. Nel caso in cui il progetto sia proposto da 4 o più giovani sarà comunque possibile richiedere massimo 200.000 euro.

L'iniziativa va incontro quella che è la forza propulsiva crescente dell'imprenditoria giovanile nel Mezzogiorno. Al 31 dicembre 2017 erano presenti in Italia 518.636 imprese giovanili delle quali 210.834, cioè il 40%, si concentra nelle regioni meridionali. Quasi tutte le regioni del Mezzogiorno presentano una quota percentuale di imprese giovanili, sul totale di quelle attive nel territorio, maggiore rispetto alle altre regioni italiane. Quasi tutte, ad eccezione dell'Abruzzo presentano una percentuale di imprese giovanili superiore al dato medio nazionale che è il 10,07%: Abruzzo 9,65%; Basilicata 11,42%; Calabria 14,21%; Campania 13,70%; Molise 11,01%; Puglia 11,59%; Sardegna 10,46%; Sicilia 12,77%.

Il requisito di residenza può comunque essere soddisfatto trasferendosi in una delle 8 regioni meridionali entro 60 giorni dalla comunicazione dell'esito della domanda, termine che si allunga a 120 giorni per chi risiede all'estero. Possono presentare la domanda le società, anche cooperative, le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017. Le domande sono presentabili esclusivamente online sul sito www.invitalia.it.

È necessario registrarsi sulla piattaforma dedicata, disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta certificata. Per ogni ulteriore informazione ed assistenza Confcommercio e gli sportelli di Intesa Sanpaolo sono a disposizione degli aspiranti imprenditori.

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