Saldi estivi in Sicilia, a Siracusa spesa stimata di 60 euro pro capite | Confcommercio - Imprese per l'Italia - Siracusa
Venerdì 29 Marzo 2024
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Saldi estivi in Sicilia, a Siracusa spesa stimata di 60 euro pro capite

Secondo le stime comparate con l`Ufficio Studi di Confcommercio i saldi interesseranno a livello provinciale circa 95 mila famiglie su 198 mila, mentre in città circa 32 mila famiglie su 56 mila

Siracusa, 30/06/2018

«Migliora il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese a giugno» é la dichiarazione del Presidente di Confcommercio Siracusa, Elio Piscitello, in seguito al via ai saldi estivi in Sicilia. Le previsioni del Centro studi di Confcommercio sono che nell'Isola saranno interessate 2 milioni di famiglie e ogni famiglia, a Siracusa, si spenderà in media 120 euro rispetto ai 230 di media nazionale, con una spesa pro capite di circa 60 euro, contro i 100 euro di media nazionale, per l'acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo. E le previsioni sono al massimo di sostanziale tenuta dei dati dello scorso anno, probabilmente con leggerissimi segni negativi.

«In Sicilia stimiamo di avere un giro d'affari di circa 300 milioni di euro - osserva il presidente Piscitello - una cifra che può rappresentare una importante boccata di ossigeno per le nostre imprese e per l'intera economia del territorio. La stagione commerciale, anche a causa del clima incerto è assolutamente deludente, ma possiamo affermare che i saldi saranno all'insegna di un ottimo assortimento e di buone offerte per i clienti. I saldi, tenendo conto anche di previsioni di vendita pressoché in linea con quelle dell'anno scorso, continuano ad essere appetibili per i consumatori nonostante un contesto di concorrenza globale, o meglio di «dittatura digitale», capace di condizionare tutto, dalla filiera produttiva al modo delle persone di consumare e relazionarsi. Abbiamo chiesto a livello nazionale - aggiunge Piscitello - l'introduzione della web tax perché i colossi del web devono stare nello stesso mercato con le stesse regole e con le stesse imposte delle nostre attività. Le vendite on line hanno inciso negativamente sulle vendite dei negozi, ma sappiamo anche che esiste una rivalutazione del «negozio sotto casa» e dei centri storici delle città dove è possibile trovare vendita assistita e consulenza agli acquisti, con personale qualificato. Oggi il successo dei negozi di vicinato passa dallo shopping experience anche e soprattutto nel fashion e nel retail. Non dobbiamo vendere un bene o un servizio ma una esperienza unica ed irripetibile - sottolinea il presidente di Confcommercio - il mondo è cambiato e con esso le abitudini commerciali, le imprese devono sapere che chi non si innoverà sarà destinato a soccombere: è la legge del mercato. Noi, infatti, riscontriamo che le aziende che sperimentano nuove forme di esperienze di vendita risultano più credibili nella propria offerta. Stiamo sollecitando le imprese a formarsi verso l'innovazione e stiamo già mettendo in pista nuovi modelli di sviluppo, in tutti i settori, affinché le azienda possano comprendere fino in fondo la necessità di rinnovarsi secondo le nuove regole di mercato».

Secondo le stime comparate con l'Ufficio Studi di Confcommercio i saldi interesseranno a livello provinciale circa 95 mila famiglie su 198 mila, mentre in città circa 32 mila famiglie su 56 mila.

Dai dati pervenuti dall'osservatorio acquisti NEXI, si rileva che gli acquisti, nei primi mesi del 2018 rispetto agli stessi mesi del 2017, effettuati con carte di credito in Sicilia sono stati flebili e altalenanti: gennaio -2,2%; febbraio +2,2%; marzo +3,8%; aprile +0,8%; maggio -2,7%. Tuttavia l'indice Istat di fiducia relativo al mese di giugno sembrerebbe altamente positivo.

Migliora il clima di fiducia dei consumatori e delle imprese a giugno. L'Istat stima per l'indice dei consumatori un aumento da 113,9 a 116,2 punti, che recupera «buona parte del peggioramento registrato il mese precedente» e, per l'indice composito delle imprese, un incremento da 104,6 a 105,4. L'Istat parla di «aspettative più positive sulla propria situazione economica familiare e, soprattutto, al miglioramento delle attese sulla situazione economica del Paese e sull'andamento futuro della disoccupazione, contrastato dall'ulteriore peggioramento del giudizio sulla situazione economica generale«.

A commento dei dati sul clima di fiducia, conclude Piscitello: «Proseguono le oscillazioni positive sul clima di fiducia, anche grazie ad un moderato «effetto elezioni». In coincidenza con l'insediamento degli ultimi sei governi, infatti, per sei volte la fiducia delle famiglie è momentaneamente cresciuta. Tuttavia, dall'inizio dell'anno, il sentiment delle imprese produttrici di beni di consumo e quello delle imprese della distribuzione, sia grandi sia tradizionali, sono entrambi in calo quasi costante, a testimoniare una perdurante debolezza sul fronte dei consumi. Anche i dati sull'incremento della povertà assoluta nel 2017 - anno di ripresa del Pil - testimoniano che non c'è stato un vero e proprio cambio di marcia nelle prospettive di crescita del Paese, né i dati più recenti inducono a immaginare che ciò potrà accadere a breve termine«.

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